AUGURI!
sabato 31 dicembre 2022
lunedì 19 dicembre 2022
Collaborazione con "AMBIENTE BLOG"
Da oggi gli articoli del nostro blog "I PELOSETTI" verranno inseriti anche sul blog "AMBIENTE BLOG" visitabile da questo link:
https://noammazzaanimali.blogspot.com/
venerdì 25 novembre 2022
Crocchette per cani fatte in case
Siamo abituati a trovare sugli scaffali di supermercati e negozi per animali il cibo pronto per i nostri animali, ma prepararli in casa è molto più semplice di quello che si crede, inoltre c’è un vantaggio importantissimo da non sottovalutare: non c’è dubbio che sia molto più salutare rispetto a quello industriale infatti, avendoli realizzati noi, sappiamo esattamente quali sono gli ingredienti contenuti nel cibo. Le crocchette fatte in casa potranno essere comodamente conservate in freezer per 2/3 mesi, e scongelate a piccole dosi all'occorrenza.
vediamo come preparare in veloce le crocchette per cani fatte in casa, naturali e gustose.
INGREDIENTI:
1. 300 GR DI FARINA DI RISO
2. 250 GR DI VERDURE MISTE
3. 400 GR DI CARNE TRITATA MISTA
4. 2 UOVA
Tagliate la verdura a pezzetti e cuocetela in acqua; Una volta cotta, insieme a un po’ d’acqua della cottura, frullatela mettetela da parte.
Fate la stessa operazione con la carne: cuocetela con dell’acqua e successivamente frullatela fino a farla diventare una purea liscia.
Unite la verdura e la carne precedentemente preparate e aggiungete le uova e la farina; amalgamate bene il tutto fino a formare un impasto morbido ed omogeneo.
Stendere l’impasto in una teglia ricoperta di carta da forno e, aiutandoci con una spatola, create uno strato alto circa un centimetro il più regolare possibile.
Lasciate cuocere nel forno statico preriscaldato a 180°-190° per circa 30/40 minuti, l’impasto deve risultare asciutto. Togliete dal forno e lasciare intiepidire per alcuni minuti.
Tagliate l’impasto in forme regolari (per la grandezza dovrete regolarvi sulla base della taglia del vostro cane), e rimettetele in forno sempre a 180°-190° per altri 30 minuti circa
Per conservarle al meglio è fondamentale far seccare completamente le crocchette perché l’umidità potrebbe far nascere della muffa. Quindi una volta cotte lasciatele nel forno semiaperto ma ancora caldo per almeno altri 30 minuti e potrete conservare facilmente per circa un mese. In ogni caso si possono sempre congelare come ho già scritto prima.
E … buon appetito ai pelosetti.
lunedì 19 settembre 2022
GATTO PERSIANO
La Fédération Internationale Féline (FIFE) ha diviso in 3 gruppi il gatto persiano, scegliendo per ogni gruppo una ripartizione di colore: il persiano bicolore con due terzi di colore solido e un terzo di bianco; il persiano arlecchino ha cinque sesti di mantello bianco mentre il colore copre un sesto della superficie; il persiano van con chiazze di colore solo sulla testa e sulla coda. Esiste anche una specie dal pelo corto chiamata exotic shorthair.
CARATTERISTICHE FISICHE
Il corpo del gatto è sodo e massiccio; ha le zampe corte e tozze e i piedi larghi e rotondi. Ha orecchie piccole, il suo muso è arrotondato e schiacciato, col naso infossato e con grandi occhi tondi molto colorati ed espressivi, le cui tonalità variano dall'arancio all'azzurro, al verde, al blu, eccezionalmente alcuni gatti possono avere un occhio arancio e uno blu.
I maschi sono molto più grandi delle femmine: i primi arrivano a pesare circa 6 kg e mezzo; le femmine pesano intorno a 3,5 Kg.
Esistono due diverse varietà di gatto persiano: il "doll face” o "vecchio tipo", in cui il profilo è sporgente rispetto agli occhi e "l’ipertipico", in cui le caratteristiche tipiche del persiano, come il muso schiacciato, sono esasperate e potenzialmente problematiche per la salute del gatto.
Il gatto persiano è accettato in duecento colorazioni, che variano per pezzature e per disegni. Colori principali: tutti i colori solidi, tabby, chinchillà, parti-colour, colourpoint, bicolore, smoke.
CARATTERE
Dotati di carattere docile e pacifico, non è dispettoso e non combina guai in casa. Il gatto persiano è molto affettuoso e particolarmente adatto alla compagnia, ma riesce anche a stare da solo. Sembra quasi una presenza invisibile si muove lentamente da un angolo all'altro della casa, senza arrecare fastidio., essendo di base un animale pigro e amante dei lunghi sonnellini su ogni divano o poltrona di casa. Se ci sono altri gatti e cani, si adatta senza problemi. Quando vive in casa, dal momento che non ama girovagare all'esterno, rischia fortemente di ingrassare.
L’alimentazione deve essere varia ed equilibrata da evitare pane e pasta, se il gatto è adulto evitare anche il latte vaccino. Molto importante curare il mantello: è necessario spazzolarlo tutti i giorni e pulire gli occhi, tendenti alla lacrimazione. Periodicamente andrà anche lavato per assicurare un pelo lucente.
Il gatto persiano è particolarmente soggetto a occlusioni intestinali, dovute quasi sempre dall'ingestione volontaria del pelo che perde in grandi quantità specialmente nel periodo della muta.
Prima di comprare un gatto di razza pura, ricordate che è sempre meglio adottare un animale domestico e trovare una casa a chi non ce l’ha, anziché incentivare un commercio non sempre etico.
lunedì 9 maggio 2022
Perché i cani si leccano?
I nostri amici a quattro zampe leccano in continuazione, sia loro stessi che altri animali e le persone, ma perché lo fanno? I cani leccano per diversi motivi:
quando il tuo cane si lecca lentamente e ripetutamente il più delle volte cerca di auto-coccolarsi come quando una madre lecca i suoi
cuccioli, però potrebbe anche indicare un problema di salute o di stress.
.jpg)
sapore” per lui, ad esempio quando sei sudato.
Se il cane si lecca le sue labbra e sbadiglia molto probabilmente si sente stressato o annoiato, in questi casi è molto importante cercare di capire l’eventuale causa di stress (eventuali cambiamenti in casa che potrebbero causargli tensione) e cercare di coinvolgerlo in cose a lui piacevoli e creargli stimoli interessanti: ad esempio con una passeggiata in più al di fuori dai soliti orari.
mercoledì 26 gennaio 2022
Piante velenose per gatti
In generale, qualsiasi pianta, anche quelle non propriamente velenose, se ingerite in grosse quantità possono comunque provocare gastroenterite al gatto con nausea, vomito e diarrea.
Piante nocive più diffuse:
Tipica pianta del periodo natalizio l’agrifoglio (noto anche come agrifoglio americano), o
I sintomi più probabili sono: nausea, vomito e diarrea.
Anche per l’avvelenamento da Agrifoglio la terapia è solo sintomatica.
Altra pianta da giardino molto diffusa e tossica per gli animali è la Bella di notte. La Mirabilis jalapa è una pianta erbacea tuberosa originaria del Perù. Sono tossiche le radici e i semi perché ricche di trigonellina.
I sintomi più probabili sono: diarrea, dolore addominale, nausea, vomito, irritazione delle mucose.
Per fortuna l’intossicazione da bella di notte è molto leggera e facilmente risolvibile.
Cycas
La palma Cycas, originaria dell’Asia, dell’Africa e dell’Oceania, molto diffusa nei nostri giardini, è estremamente tossica. Tutta la pianta può essere tossica, in particolar modo i semi e radici. La Cycas o Cicas contiene sostanze velenose come cicasina, macrozamine e altre ancora.
I sintomi solitamente si manifestano entro 12 ore dall’ingestione: nausea, vomito, dolore addominale, epatotossicità acuta, ittero, cirrosi, coagulopatie, epitassi, emottisi, melena, danno renale, morte.
Prestare molta attenzione alla Cycas perché Purtroppo non esiste antidoto per questo avvelenamento, inoltre, anche facendo terapia sintomatica precoce, la prognosi è quasi sempre infausta
Dieffenbachia
Pianta molto diffusa nelle case, perenne sempreverde della
famiglia delle Araceae, originaria dall’America Centrale e dall’Asia. La
dieffenbachia è tossica sia per i cristalli di ossalato di calcio e sia per gli
enzimi proteolitici che stimolano il rilascio di istamina e chinine.
I sintomi più
probabili sono: dolore in bocca, il gatto si tocca spesso il muso con le
zampe, edema della bocca e della gola, dispnea, nausea, vomito, diarrea,
ipotensione, coma.
Anche in questo caso non esiste antidoto: la terapia è solo
sintomatica.
I sintomi più probabili sono: dolore addominale, nausea, vomito, irritazione delle mucose, midriasi, alterazioni della conduzione cardiaca, atassia, ipotensione, shock, collasso, coma, morte
Non esiste antidoto, ma solo terapia sintomatica. La cura è simile a quella del sovradosaggio da digitale.
Per i gatti e i cani sono tossici foglie, stelo e linfa ricchi di esteri del forbolo.
Non esiste un antidoto per questo avvelenamento, ma si attua terapia sintomatica. Tuttavia l’ingestione raramente causa problemi, a meno che non ne sia ingerita una gran quantità.
I sintomi più probabili sono: irritazione di bocca, orofaringe ed esofago, senso di soffocamento, tosse, nausea, conati di vomito, diarrea
Tutta la pianta è tossica, in particolar modo le bacche, a causa della presenza di sostanze quali la viscumina e la viscotossina.
I sintomi più probabili (che spessono insorgono anche dopo parecchie ore dopo l’ingestione) sono: nausea, vomito, diarrea, ipotermia, aritmie, midriasi, iperattività, nervosismo, atassia, convulsioni, coma, dispnea, emolisi, collasso cardiocircolatorio, shock, morte.
Attenzione anche al vischio americano. Originario degli Stati Uniti e del Messico, anche qui tutta la pianta è tossica, soprattutto le bacche. Le sostanze velenose rilevate sono la foratossina, la lectina (blocca la sintesi proteica) e le amine tossiche.
Anche in questo caso, i sintomi (simili al vischio europeo) possono manifestarsi ore dopo l’ingestione.
Anche in questo caso non esiste antidoto, ma solo terapia sintomatica.
Piante grasse
Ci sono alcune piante grasse che sono velenose per i gatti
e quindi consigliabile prestare attenzione in particolare a:Presta attenzione
anche alle piante grasse.
v Agave
v Lophophora
(peyote)
v Yucca
Per quanto riguarda i cactus, che non sono velenosi, è
importante prestare attenzione ad una eventuale ingestione delle spine.
Lista completa
piante velenose:
A
v Abro
v Acacia
v Acetosa
v Achillea
v Aconito
v Actea,
v
Agapanto
v
Agave
v
Aglaonema
v
Aglio (crudo)
v
Agrifoglio
v
Agutoli, spinacristi
v
Albero dei paternostri
v
Albero del sapone
v
Albicocco (noccioli)
v
Alchechengio, chichinger
v
Alloro americano
v
Aloe vera
v
Amanita (fungo)
v
Amaranot
v
Amarillide
v
Anagallide
v Anturio
v Araucari
v Arisaema
triphyllum
v Asparagina
ornamentale
v Asparagina
ricadente
v Avocado
v Azalea,
rododedro
B
v Bella di notte
v Belladonna
v Biancospino
v Bignonia
rampicante
v Bosso
v Bucaneve
C
v
Caladio
v Calla
v Calmia
ornamentale
v Calta
palustre, farfarugine
v Campanella
rampicante
v Canfora
v Cannarecchia
v Celastro
v Cestro
v Chelroitèria
v Cicas
v Ciclamino
v Cicuta
maggiore
v Ciliegio
(noccioli)
v Ciliegio
d’inverno
v Cineraria
v Cipolla
(crudo)
v Clematide
v Clivia
v Colchico,
zafferano bastardo
v Coleus
v Colocasia,
taro
v Crisantemo,
margheritone
v Croton
D
v Dafne, mezereo
v Dalia,
giorgina
v Datura,
stramonio
v Delfinio,
spernella
v Dicentra
v Dictictis
buccinatoria
v Diffenbachia
v Digitale
purpurea
v Dracena delle
Canarie
v Dulcamara
E
v Edera
v Edera
terrestre
v Elleboro
v Erba medica,
erba Spagna
v Erba sudanese,
sorgo gentile
v Eucalipto
v Euforbia
(anche cactiformi)
v Eupatorium
rugosum
v Evonimo
giapponese
F
v Fava
v Felce
aquilina, felce maggiore
v Ficus
v Filodendro
v Fitolacca
G
v Garofano
v Gelsemio
v Gelsomino
v Geranio
v Giacinto
v Giglio (tutti)
v Giglio
rampicante
v Ginepro
(comune)
v Glicine
v Gissofila
v Giucastrello
marino
v Giusquiamo
H
v Heteromeles
arbutifolia
v Halogeton
I
v Iperico
v Ippocastano,
castagno d’India
v Iris
K
v Koelreuteria
L
v Lantana
v Làppola
v Lauroceraso
v Licium
v Ligustro
v Lino (da fibra
tessile)
v Lobelia
(cardinale)
v Lonicetra
rampicante
v Lupino
M
v Maggiociondolo,
laburno
v Mandorlo
v Marijuana
v Melanzana
v Melo (semi)
v Menispermo
rampicante
v Momordica
rampicante
v Monstera,
filodendro perforato
v Morella
v Mughetto,
giglio della valle
N
v Narciso
(trombone)
v Noce nero
americano
v Noce moscata
O
v
Oleandro
v
Ortensia
v
Ortica
P
v Papavero
d’Islanda
v Patata
v Peonia
v Pesco (semi)
v Pervinca
v Peyote
(cactus)
v Phoradendron
flavescens
v Pisello
ornamentale
v Pistia
stratiotes (da acquari)
v Podofillo
v Poliscia
v Pomodoro
(parti verdi)
v Porro (crudo)
v Primula
R
v Rabarbaro
v Ranuncolo
v Robinia, falsa
acacia
v Ricino
v Rododendro,
azalea
S
v Sambuco
v Sanguinaria
(canadese)
v Sansevieria
v Scalogno
(crudo)
v Schefflera,
brassaia
v Senecio
v Senecio
succulento
v Sofora
(robinia giapponese)
v Sommaco
velenoso
v Sorgo
selvatico
v Singonio
v Spinacio
v Spincervino,
spino quercino
v Spatifillo
v Stella di
Natale, poinsettia
v Stephanotis
v Susino
giapponese
v Simplocarpo
T
v Tabacco
ornamentale
v Tasso
v Tossicodendro
v Trifoglio
v Tulipano
U
v Uccello del
Paradiso
V
v Vischio
v Vite vergine
v vite canadese
v Vite americana
Z
v Zygadenus venenosus
Se il
tuo gatto mangia una pianta velenosa, contatta subito il tuo veterinario o
un Pronto Soccorso Veterinario
SEGNALI DI STRESS NEI CANIE E NEI GATTI: COME RICONOSCERLI
I nostri amici a quattro zampe, proprio come noi, possono vivere momenti di stress e ansia. Riconoscere i segnali di disagio nel tuo cane o ...

-
Le giornate afose dell'estate possono essere difficili da affrontare anche per noi umani. Immagina, allora, come si sente il tuo animale...
-
La convivenza tra animali e umani negli edifici condominiali è sempre più frequente. Ma cosa dice la legge a riguardo? Negli ultimi anni, la...