mercoledì 26 gennaio 2022

Piante velenose per gatti

Tutti i gatti hanno l’abitudine di “assaggiare” l’erba e le foglie delle piante, in realtà quello che sembra uno strano comportamento alimentare è un importantissimo sistema che usano i nostri amici a quattro zampe per favorire l’eliminazione dei peli che ingoiano quando si leccano.



Purtroppo però alcune piante sono dannose per i nostri amici a quattro zampe. Infatti fra le intossicazioni e gli avvelenamenti più comuni nei gatti abbiamo quelli da ingestione di fiori e piante tossiche. La tossicità è variabile da pianta a pianta: molto dipende dalla tipologia di pianta, dalla quantità ingerita e dallo stato di salute del micio.

In generale, qualsiasi pianta, anche quelle non propriamente velenose, se ingerite in grosse quantità possono comunque provocare gastroenterite al gatto con nausea, vomito e diarrea. 


Piante nocive più diffuse:

 

Agrifoglio

Tipica pianta del periodo natalizio l’agrifoglio (noto anche come agrifoglio americano), o
 pungitopo è una pianta appartenente alla famiglia delle Aquifoliaceae.


Le parti tossiche sono le bacche e le foglie a causa di sostanze quali l’ilicina e la caffeina.
I sintomi più probabili sono: nausea, vomito e diarrea.
Anche per l’avvelenamento da Agrifoglio la terapia è solo sintomatica.

 


Bella di notte

Altra pianta da giardino molto diffusa e tossica per gli animali è la Bella di notte. La Mirabilis jalapa è una pianta erbacea tuberosa originaria del Perù. Sono tossiche le radici e i semi perché ricche di trigonellina.
I sintomi più probabili sono: diarrea, dolore addominale, nausea, vomito, irritazione delle mucose.
Per fortuna l’intossicazione da bella di notte è molto leggera e facilmente risolvibile.


Cycas

La palma Cycas, originaria dell’Asia, dell’Africa e dell’Oceania, molto diffusa nei nostri giardini, è estremamente tossica. Tutta la pianta può essere tossica, in particolar modo i semi e radici. La Cycas o Cicas contiene sostanze velenose come cicasina, macrozamine e altre ancora.
I sintomi solitamente si manifestano entro 12 ore dall’ingestione: nausea, vomito, dolore addominale, epatotossicità acuta, ittero, cirrosi, coagulopatie, epitassi, emottisi, melena, danno renale, morte.
Prestare molta attenzione alla Cycas perché Purtroppo non esiste antidoto per questo avvelenamento, inoltre, anche facendo terapia sintomatica precoce, la prognosi è quasi sempre infausta

 

Dieffenbachia


Pianta molto diffusa nelle case, perenne sempreverde della famiglia delle Araceae, originaria dall’America Centrale e dall’Asia. La dieffenbachia è tossica sia per i cristalli di ossalato di calcio e sia per gli enzimi proteolitici che stimolano il rilascio di istamina e chinine.

I sintomi più probabili sono: dolore in bocca, il gatto si tocca spesso il muso con le zampe, edema della bocca e della gola, dispnea, nausea, vomito, diarrea, ipotensione, coma.

Anche in questo caso non esiste antidoto: la terapia è solo sintomatica.



Oleandro


L’oleandro, è un arbusto sempreverde molto tossico; tutta la pianta è tossica, incluse foglie, steli e radici perché contiene diversi glicosidi cardioattivi che hanno attività simile a quella della digitale.
I sintomi più probabili sono: dolore addominale, nausea, vomito, irritazione delle mucose, midriasi, alterazioni della conduzione cardiaca, atassia, ipotensione, shock, collasso, coma, morte
Non esiste antidoto, ma solo terapia sintomatica. La cura è simile a quella del sovradosaggio da digitale.

 


Stella di Natale


Probabilmente è la pianta tossica per i gatti più conosciuta, però non è la più velenosa. La Stella di Natale è una pianta ornamentale di origine messicana, nota per il suo colore sgargiante rosso.
Per i gatti e i cani sono tossici foglie, stelo e linfa ricchi di esteri del forbolo.
Non esiste un antidoto per questo avvelenamento, ma si attua terapia sintomatica. Tuttavia l’ingestione raramente causa problemi, a meno che non ne sia ingerita una gran quantità.
I sintomi più probabili sono: irritazione di bocca, orofaringe ed esofago, senso di soffocamento, tosse, nausea, conati di vomito, diarrea


 

Vischio

Altra tipica pianta natalizia pericolosa per i gatti è il vischio, pianta sempreverde della famiglia delle Santalaceae.
Tutta la pianta è tossica, in particolar modo le bacche, a causa della presenza di sostanze quali la viscumina e la viscotossina.
I sintomi più probabili (che spessono insorgono anche dopo parecchie ore dopo l’ingestione) sono: nausea, vomito, diarrea, ipotermia, aritmie, midriasi, iperattività, nervosismo, atassia, convulsioni, coma, dispnea, emolisi, collasso cardiocircolatorio, shock, morte.
Attenzione anche al vischio americano. Originario degli Stati Uniti e del Messico, anche qui tutta la pianta è tossica, soprattutto le bacche. Le sostanze velenose rilevate sono la foratossina, la lectina (blocca la sintesi proteica) e le amine tossiche.
Anche in questo caso, i sintomi (simili al vischio europeo) possono manifestarsi ore dopo l’ingestione.

Anche in questo caso non esiste antidoto, ma solo terapia sintomatica.

 


Piante grasse

Ci sono alcune piante grasse che sono velenose per i gatti e quindi consigliabile prestare attenzione in particolare a:Presta attenzione anche alle piante grasse.

v Agave

v Lophophora (peyote)

v Yucca

Per quanto riguarda i cactus, che non sono velenosi, è importante prestare attenzione ad una eventuale ingestione delle spine.

 


Lista completa piante velenose:

 

A

v Abro

v Acacia

v Acetosa

v Achillea

v Aconito

v Actea,

v  Agapanto

v  Agave

v  Aglaonema

v  Aglio (crudo)

v  Agrifoglio

v  Agutoli, spinacristi

v  Albero dei paternostri

v  Albero del sapone

v  Albicocco (noccioli)

v  Alchechengio, chichinger

v  Alloro americano

v  Aloe vera

v  Amanita (fungo)

v  Amaranot

v  Amarillide

v  Anagallide

v Anturio

v Araucari

v Arisaema triphyllum

v Asparagina ornamentale

v Asparagina ricadente

v Avocado

v Azalea, rododedro

 

B

v Bella di notte

v Belladonna

v Biancospino

v Bignonia rampicante

v Bosso

v Bucaneve

C

v    Caladio

v    Calla

v    Calmia ornamentale

v    Calta palustre, farfarugine

v    Campanella rampicante

v    Canfora

v    Cannarecchia

v    Celastro

v    Cestro

v    Chelroitèria

v    Cicas

v    Ciclamino

v    Cicuta maggiore

v    Ciliegio (noccioli)

v    Ciliegio d’inverno

v    Cineraria

v    Cipolla (crudo)

v    Clematide

v    Clivia

v    Colchico, zafferano bastardo

v    Coleus

v    Colocasia, taro

v    Crisantemo, margheritone

v    Croton

 

D

v    Dafne, mezereo

v    Dalia, giorgina

v    Datura, stramonio

v    Delfinio, spernella

v    Dicentra

v    Dictictis buccinatoria

v    Diffenbachia

v    Digitale purpurea

v    Dracena delle Canarie

v    Dulcamara

 

E

v    Edera

v    Edera terrestre

v    Elleboro

v    Erba medica, erba Spagna

v    Erba sudanese, sorgo gentile

v    Eucalipto

v    Euforbia (anche cactiformi)

v    Eupatorium rugosum

v    Evonimo giapponese

F

v    Fava

v    Felce aquilina, felce maggiore

v    Ficus

v    Filodendro

v    Fitolacca

 

G

 

v    Garofano

v    Gelsemio

v    Gelsomino

v    Geranio

v    Giacinto

v    Giglio (tutti)

v    Giglio rampicante

v    Ginepro (comune)

v    Glicine

v    Gissofila

v    Giucastrello marino

v    Giusquiamo

 

H

v    Heteromeles arbutifolia

v    Halogeton

 

I

v Iperico

v Ippocastano, castagno d’India

v Iris

 

K

v    Koelreuteria

 

L

v    Lantana

v    Làppola

v    Lauroceraso

v    Licium

v    Ligustro

v    Lino (da fibra tessile)

v    Lobelia (cardinale)

v    Lonicetra rampicante

v    Lupino

 

M

v    Maggiociondolo, laburno

v    Mandorlo

v    Marijuana

v    Melanzana

v    Melo (semi)

v    Menispermo rampicante

v    Momordica rampicante

v    Monstera, filodendro perforato

v    Morella

v    Mughetto, giglio della valle

 

N

v Narciso (trombone)

v Noce nero americano

v Noce moscata

 

O

v    Oleandro

v    Ortensia

v    Ortica

 

P

v    Papavero d’Islanda

v    Patata

v    Peonia

v    Pesco (semi)

v    Pervinca

v    Peyote (cactus)

v    Phoradendron flavescens

v    Pisello ornamentale

v    Pistia stratiotes (da acquari)

v    Podofillo

v    Poliscia

v    Pomodoro (parti verdi)

v    Porro (crudo)

v Primula


R

v Rabarbaro

v Ranuncolo

v Robinia, falsa acacia

v Ricino

v Rododendro, azalea


S

v  Sambuco

v  Sanguinaria (canadese)

v  Sansevieria

v  Scalogno (crudo)

v  Schefflera, brassaia

v  Senecio

v  Senecio succulento

v  Sofora (robinia giapponese)

v  Sommaco velenoso

v  Sorgo selvatico

v  Singonio

v  Spinacio

v  Spincervino, spino quercino

v  Spatifillo

v  Stella di Natale, poinsettia

v  Stephanotis

v  Susino giapponese

v  Simplocarpo

 

T

v    Tabacco ornamentale

v    Tasso

v    Tossicodendro

v    Trifoglio

v    Tulipano

 

U

v    Uccello del Paradiso

 

V

v    Vischio

v    Vite vergine

v    vite canadese

v    Vite americana

 

Z

v    Zygadenus venenosus

 

 

Se il tuo gatto mangia una pianta velenosa, contatta subito il tuo veterinario o un Pronto Soccorso Veterinario


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