venerdì 22 dicembre 2023

CRICETI DOMESTICI: come curarli al meglio

I criceti sono piccoli roditori che possono essere ottimi animali domestici. Sono noti per la loro natura amichevole e per il loro aspetto carino. Con le giuste cure, i criceti possono vivere fino a 3 anni e possono essere compagni divertenti e affettuosi. Ci sono diverse azioni che puoi intraprendere per prenderti cura del tuo criceto, ma ci sono anche alcune cose che dovresti evitare. Vediamole insieme

1 LA GABBIA:

La gabbia del criceto deve essere adeguatamente grande, non tenere l’animaletto in una gabbia troppo piccola perché ne soffrirebbe enormemente. Molti pensano che una gabbia piccola sia sufficiente ma in realtà questi animali hanno bisogno di spazio per potersi muovere liberamente, scavare e giocare. In natura, Infatti, sono abituati a camminare molto e percorrere parecchi chilometri ad esempio per cercare cibo. L’ideale è un recinto di almeno un metro di larghezza.






2 POSIZIONE E ACCESSORI:

La gabbia (o il recinto) è meglio posizionarla in un luogo silenzioso e tranquillo, evitare posti rumorosi e trafficati come la cucina o vicino ad una finestra spesso aperta. Evitare anche di disporre la gabbia (o il recinto) vicino a correnti d’aria, alla luce diretta del sole o dove ci sono forti odori. Assicurati che il criceto abbia diversi oggetti con cui giocare, una ciotola per il cibo e una per l'acqua, una casetta in cui dormire e, cosa più importante, una ruota per poter correre.


3 CIBO:

I criceti domestici sono animali molto carini e teneri. Per quanto riguarda la loro alimentazione, è importante che la dieta sia equilibrata e varia. I criceti amano sgranocchiare prodotti freschi come frutta e verdura. In particolare, i frutti che mangiano i criceti sono la mela (senza semi). Le verdure che i criceti possono mangiare sono la carota. Inoltre, la dieta del criceto deve contenere un po' di proteine animali. Scegliete piccoli pezzetti di uovo sodo, carne magra cotta, tonno al naturale, formaggio fresco o yogurt. Se volete renderlo davvero felice, anche se non è entusiasmante per la maggior parte degli umani, comprategli le camole della farina o del miele. Ricorda che ci sono anche alimenti che i criceti non possono mangiare; è meglio evitare di somministrare al criceto cibi dolci, agrumi e legumi, dannosi per il suo metabolismo, in particolar modo nel lungo periodo










4 PRENDERE IL CRICETO:

Per prendere un criceto senza farlo male, è importante farlo lentamente, quando ti avvicini al tuo animale domestico, assicurati di farlo senza movimenti bruschi, usa solo le dita ed evita di usare palmi o altro materiale rigido che potrebbe spaventarlo.

Quando prendi il criceto, siediti per terra. Potrebbe saltare e, se sei in piedi, potrebbe farsi male. Lascia camminare il tuo criceto su di te e sui tuoi vestiti per farlo abituare al tuo profumo.

Non manipolare il criceto in modo inappropriato i criceti sono animali delicati e sensibili e non dovresti mai afferrarli per la coda né sollevarli bruscamente, toccalo sempre in modo molto delicato usando entrambe le mani per sostenerlo, questo soltanto se è abituato ad essere toccato e ad essere preso in mano. Infine non devi mai svegliare il criceto durante il giorno onde evitare di causargli problemi o spaventarlo poiché si tratta di animali notturni che tendono a dormire durante il giorno ed essere attivi di notte.


5 ACQUA:

I criceti hanno bisogno di acqua fresca e pulita ogni giorno. Non lasciare mai il tuo criceto senza acqua per diverse ragioni: innanzitutto, hanno un metabolismo molto veloce e bruciano calorie velocemente, in secondo luogo, sono animali attivi e perdono acqua attraverso il sudore e la respirazione infine, hanno un sistema digestivo sensibile e l'acqua aiuta a mantenere le feci morbide.

Un criceto domestico ha bisogno di circa 10 ml di acqua per ogni 100 grammi di peso corporeo al giorno. Ad esempio, un criceto dorato adulto che pesa 200 grammi ha bisogno di circa 20 ml di acqua al giorno. Assicurati quindi di fornire al tuo criceto una ciotola o un beverino d’acqua fresca tutti i giorni e di pulirli regolarmente per prevenire la formazione di microbi o batteri.

I sintomi di disidratazione nei criceti includono:

· pelle secca e distesa

· occhi infossati

· letargia (stato di sonno patologico profondo)

· diminuzione dell'appetito

· feci dure

Se notate uno di questi sintomi, è importante consultare un veterinario.






6 PULIZIA DELLA GABBIA

La pulizia della gabbia di un criceto domestico è un'operazione importante per la salute e il benessere dell'animale. Una gabbia sporca può essere un terreno fertile per batteri e parassiti, che possono causare malattie al criceto.

La frequenza con cui pulire la gabbia dipende da diversi fattori, tra cui le dimensioni della gabbia, il numero di criceti che la abitano e le abitudini di pulizia dell'animale. In generale, è consigliabile pulire la gabbia una volta a settimana, ma può essere necessario farlo più spesso se la gabbia è piccola o se il criceto è particolarmente sporco.

Ecco i passaggi da seguire per pulire la gabbia di un criceto:

· Rimuovi il criceto dalla gabbia e mettilo in un trasportino o in una palla per criceti.

· Rimuovi tutti gli accessori dalla gabbia, come la lettiera, la casetta, la ruota, i giochi e il beverino.

· Lava il fondo della gabbia con acqua calda e un detergente delicato.

· Risciacqua accuratamente la gabbia con acqua pulita.

· Asciugala con un panno morbido.

· Lava tutti gli accessori.

· Riponi gli accessori puliti nella gabbia.

· Rimetti il criceto nella gabbia.


7 VISITE REGOLARI DAL VETERINARIO

Non trascurare la salute del tuo criceto, i criceti possono ammalarsi come qualsiasi altro animale domestico quindi assicurati di portarlo regolarmente da un veterinario esperto in animali esotici per un controllo e per eventuali problemi di salute

É opportuni portare il criceto a fare una visita dal veterinario già dal suo primo anno di età e soprattutto nei primi mesi se manifesta eventuali fastidi. 

In generale, è consigliabile portare il criceto dal veterinario almeno una volta all'anno per un controllo generale. In questa visita, il veterinario controllerà l'aspetto generale del criceto, il suo peso, la sua pelle, i suoi denti e il suo pelo. Potrà anche eseguire un esame delle feci per verificare la presenza di parassiti intestinali.

Inoltre, è importante portare il criceto dal veterinario il prima possibile se si notano dei cambiamenti nel suo comportamento o aspetto, come ad esempio:
  • Perdita di peso
  • Mutamento dell'appetito
  • Febbre
  • Letargia
  • Infiammazione della pelle o del pelo
  • Sangue nelle feci o nelle urine
  • Problemi respiratori
  • Problemi di movimento

I criceti sono animali molto sensibili e possono ammalarsi rapidamente. Pertanto, è importante monitorare attentamente il loro stato di salute e consultare il veterinario in caso di dubbi.

Ecco alcuni consigli per portare il criceto dal veterinario:
  • Scegli un veterinario che sia specializzato in animali esotici.
  • Porta il criceto in un trasportino adatto alla sua taglia.
  • Non dare da mangiare o da bere al criceto prima della visita, in modo che non vomiti o abbia la diarrea durante il viaggio.
  • Racconta al veterinario tutti i cambiamenti che hai notato nel comportamento o nell'aspetto del criceto.


8 DUE CRICETI

In generale, due criceti non dovrebbero essere tenuti insieme. I criceti sono animali solitari e territoriali, e possono diventare aggressivi se messi in una gabbia insieme. In particolare, i criceti dorati sono notoriamente aggressivi con i propri simili, e la convivenza tra due criceti adulti è pressoché impossibile.

Ecco alcuni motivi per cui non è consigliabile tenere due criceti insieme:
Rischio di aggressioni e lotte: i criceti sono animali territoriali e possono diventare aggressivi se si sentono minacciati dalla presenza di un altro criceto. Le lotte tra criceti possono essere molto violente e possono portare a gravi lesioni, o addirittura alla morte di uno dei due animali.
Stress e disagio: i criceti che sono costretti a vivere insieme possono provare stress e disagio. Questo può portare a problemi comportamentali, come l'aggressività, l'automutilazione e l'incontinenza.
Rischio di trasmissione di malattie: i criceti possono trasmettere malattie tra loro. Se due criceti vivono insieme, è più probabile che si trasmettano malattie a vicenda.

Due criceti dello stesso sesso possono convivere se vengono introdotti nella gabbia insieme quando sono ancora piccoli e se vengono abituati alla reciproca presenza in modo graduale, in ogni caso è sempre meglio evitare di tenere due criceti insieme


9 NON LAVARE I CRICETI

I criceti domestici si lavano da soli. Hanno una ghiandola odorifera alla base della coda che produce un olio che aiuta a mantenere il loro pelo pulito e inodore. Inoltre, i criceti si lavano regolarmente leccandosi il pelo con la lingua.

In generale, non è necessario lavare un criceto domestico con acqua e sapone. In effetti, farlo può essere addirittura dannoso per la salute dell'animale. I criceti sono molto sensibili agli sbalzi di temperatura e all'ipotermia, e il contatto con l'acqua fredda può aumentare il rischio di queste condizioni.

Tuttavia, ci sono alcuni casi in cui può essere necessario lavare un criceto. Ad esempio, se l'animale è sporco di feci o urina, o se ha ingerito qualcosa di tossico, potrebbe essere necessario dargli un bagno per pulirlo. In questi casi, è importante utilizzare un bagno di sabbia o un bagno a secco, e non immergere mai l'animale in acqua.

È importante tenere d'occhio il criceto dopo averlo lavato. Se l'animale sembra freddo o stressato, contatta il veterinario.


10 CONVIVENZA CON CANI E GATTI.

I criceti domestici non possono convivere con cani e gatti.

La ragione principale è che criceti, cani e gatti sono animali con istinti e comportamenti molto diversi. I nostri amici roditori in natura sono prede dei cani e dei gatti. Per questo motivo, anche se sono addomesticati e di indole tranquilla, i cani e i gatti possono ugualmente avere un forte istinto predatorio nei confronti dei criceti.

Anche se il gatto o il cane è stato abituato fin da piccolo al criceto, non è mai possibile escludere la possibilità che possa aggredirlo, anche solo per gioco. Basta una zampata o un morso per uccidere un criceto.

Bisogna anche considerare che il criceto si senta, comunque, stressato o spaventato dalla presenza di animali predatori in casa. Questo stress potrebbe aumentare con il tempo e portare a problemi di salute come la perdita di pelo, l'anoressia o, addirittura, l'automutilazione.

Per queste ragioni, è sempre meglio evitare di far convivere criceti con i cani e gatti. Se si hanno questi animali, è importante tenere il criceto in una gabbia sicura, a cui gli altri animali non possono accedere.

In alcuni casi, è possibile che due animali di specie diverse possano imparare a convivere in pace. Tuttavia, questo richiede molto tempo e pazienza, e non è mai garantito che il risultato sia positivo.

giovedì 22 giugno 2023

I gatti sanno contare?

Sul web girano numerosi video di gatti che riescono a contare, sono veri o sono le solite bufale? Anche se spesso noi umani tendiamo ad antromorfizzare i nostri amici pelosi… sì, è vero, i gatti sanno contare! Anche se non come noi.





È utile per loro?

Perché mai dovrebbero farlo? In fondo in natura le azioni che gli animali svolgono sono sempre orientate verso un motivo utile, allora a cosa serve ad un gatto saper contare?

Uno dei motivi principali è per difendersi dai pericoli: capire immediatamente la reale pericolosità di una eventuale minaccia, per esempio, per comprendere quanti sono i nemici in avvicinamento e distinguere, quindi, velocemente la quantità è fondamentale in natura perché per un animale sapere la differenza tra molto e poco, tra pericoloso e innocuo, potrebbe salvargli la vita.

Oltre ai vari video su internet a confermare il fatto che i gatti siano in grado di contare ci sono anche alcune ricerche scientifiche. In realtà non sono solo i felini a saper contare per tutelare la propria incolumità, ma anche lupi, orsi, api e alcuni pesci.




Studi scientifici

Secondo alcuni recenti studi i gatti selvatici e i leoni sarebbero in grado di associare i suoni ai numeri. Grazie al loro udito eccezionale e alla capacità di percepire le vibrazioni sonore, riuscirebbero a stabilire il numero di nemici in avvicinamento.

Il gatto domestico anche se oramai è al sicuro ha mantenuto questa sua capacità difensiva.

Secondo alcune teorie, non ancora suffragate da studi scientifici, mamma gatta è in grado di contare anche per non perdere di vista i suoi cuccioli. Nonostante ciò, sta di fatto che sono l’udito e l’olfatto le principali armi dei felini, per tutelare e controllare la prole.

Quindi i gatti sanno contare, questo è certo, però, ovviamente non come noi umani, in realtà sono in grado di comprendere le differenze di quantità.

Un recente studio italiano (risultato più difficoltoso del previsto a causa del carattere dei gatti che, come si sa, rispetto ai cani e ad altri animali, sono meno collaborativi) è risultato che i felini hanno delle competenze matematiche simili a quelle dei pesci.

Come si è svolto l'esperimento?

Durante l’esperimento, i gatti dovevano scegliere tra una ciotola con tre punti neri e una vuota con due punti neri. I gatti collaborativi hanno mostrato di capire la differenza tra le due ciotole. Tuttavia, sembra che i gatti non contino come gli esseri umani, ma piuttosto si basino sulla disposizione cromatica. Quando la dimensione dei punti è stata aumentata, i gatti non sono stati più in grado di distinguerli, portando gli scienziati a concludere che i gatti non ragionano veramente in termini matematici.

Sia che siano pignoli o annoiati delle ricerche dell’essere umano, è davvero difficile misurare l’abilità di saper contare di un gatto anche per questo motivo le ricerche effettuate sono ancora troppo poche per dare una risposta definitiva, bisognerà attendere altri studi sull’argomento.

foto CC PIXABAY e PIXNIO

domenica 21 maggio 2023

Cani al ristorante

Avete mai portato il vostro amico a quattro zampe al ristorante? In alcune città è comune vedere i cani seduti accanto ai loro padroni mentre gustano un pasto all’aperto, in altre, però, può essere una rarità. In questo articolo esploreremo le regole e le norme per portare i cani al ristorante, inclusa la legislazione nazionale e i regolamenti comunali riguardo i cani nei luoghi pubblici. Che siate proprietari di cani o semplicemente amanti degli animali, continuate a leggere per scoprire di più!




È fondamentale rispettare le normative in vigore che regolano l’ingresso degli animali nei luoghi pubblici per evitare sanzioni e multe. Tuttavia, non tutti i cittadini sono a conoscenza delle regole e spesso non sanno dove cercare informazioni corrette. Le restrizioni sull’ingresso degli animali possono variare da regione a regione, quindi è importante accertarsi delle disposizioni locali. Le leggi sono studiate per proteggere i cittadini da aggressioni o incidenti, soprattutto se si tratta di animali pericolosi come alcune razze di cani particolarmente aggressivi. Prima di partire per un viaggio, è quindi fondamentale verificare i luoghi in cui gli animali sono ammessi o meno.

La legge nazionale consente ai cani di entrare nei luoghi pubblici se sono tenuti al guinzaglio o con la museruola. Tuttavia, l’accesso ai luoghi aperti al pubblico può essere limitato dal gestore o dal proprietario. I cani non possono entrare nei negozi di alimentari, nelle cucine dei ristoranti, negli ospedali, a teatro e allo stadio. Nei locali pubblici come ristoranti, bar e altri luoghi di intrattenimento, l’ingresso per gli animali è a discrezione del gestore.


IL MANUALE DELLA FIPE

Il Manuale della Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) validato dal Ministero della Salute, infatti, specifica che l’accesso ai cani nelle zone aperte al pubblico di bar e ristoranti, è consentito a condizione che siano muniti di guinzaglio e museruola. Il manuale prevede anche che il cane, per motivi igienici, non entri nelle cucine o nelle zone dedicate alla preparazione o alla conservazione del cibo. Confermato anche dal Regolamento sull'igiene alimentare (n. 852/2004/CE) dove viene specificato che «i prodotti alimentari devono essere collocati in modo da evitare, per quanto ragionevolmente possibile, i rischi di contaminazione».

Inoltre, viene giustamente richiesto che il cane non disturbi in nessun modo gli altri clienti abbaiando, giocane tra i tavoli, creando situazioni di pericolo; devono anche lasciare la possibilità ai camerieri, e a chi lavora nel locale, di muoversi agevolmente.




In ogni caso se il proprietario del ristorante può non voler fare entrare il cane, perchè ha il diritto di rifiutare l'ingresso all'animale. Non c'è nulla che si possa fare al riguardo poiché il proprietario ha il potere di stabilire le regole all'interno del suo locale privato. Tuttavia, è obbligatorio che il gestore informi i clienti del divieto di accesso agli animali tramite un cartello ben visibile all'ingresso e all'esterno le placche in cui agganciare il guinzaglio, altrimenti il proprietario del locale rischia una multa.

è molto importante comprendere bene la differenza tra luoghi pubblici e luoghi aperti al pubblico. I primi, infatti sono quelli che appartengono allo Stato, al Comune etc., le cosiddette strutture pubbliche. I secondo invece, sono luoghi accessibili al pubblico, come pub, ristoranti, etc. ma sono di proprietà privata e quindi le regole non vengono gestite da un ente esterno, ma dal proprietario e/o gestore.

Purtroppo però non esistono regole uguali in tutta Italia, dipende da comune a comune e dai vari regolamenti municipale.







BOLOGNA

A Bologna, in base al Regolamento di Tutela della Fauna Urbana, i cani e i gatti possono entrare in tutti i locali pubblici, inclusi i ristoranti. Tuttavia, i proprietari possono scegliere di vietarne l’ingresso a patto di esporre un cartello che indichi questo divieto. È consigliabile che nei locali pubblici che servono cibo e bevande con un’area per sedersi ci sia un’area riservata ai clienti con il loro cane o per consumare al banco. Non sono necessari adattamenti o requisiti tecnici particolari, basta prevedere alcuni tavoli per i clienti con il loro animale domestico in una zona del locale o leggermente distanziata dagli altri tavoli


FIRENZE

Nel 1999, Firenze è diventata la prima città a regolamentare l’accesso dei cani nei luoghi pubblici, negli esercizi commerciali e negli uffici aperti al pubblico. Secondo l’articolo 24, ogni proprietario o detentore può portare un solo cane in tutti gli esercizi pubblici. L’esercizio può adottare misure restrittive per l’accesso comunicandolo al Sindaco, che può respingerlo entro 30 giorni dal ricevimento. Queste restrizioni possono riguardare gli spazi accessibili o le modalità di accesso, ma non possono essere un divieto assoluto. L’inosservanza di questa regola comporterà una sanzione amministrativa che varia da 80 a 500 euro.



MILANO

In base all'articolo 16 del Regolamento per il Benessere e la tutela degli animali, il Comune di Milano consente l'accesso libero degli animali. Se ci sono motivi per vietare l'accesso (ad esempio in sale molto piccole), il responsabile della struttura deve esporre un cartello visibile all'ingresso e presentare una comunicazione scritta e motivata all'Ufficio Tutela Animali. Una copia protocollata deve essere conservata nella struttura per eventuali controlli. Chi trasgredisce è soggetto a sanzioni amministrative ai sensi dell'articolo 40. Se l'accesso agli animali è vietato, il responsabile della struttura deve predisporre spazi o strumenti idonei per la loro custodia in sicurezza durante la permanenza dei detentori all'interno degli esercizi o degli edifici.


NAPOLI

A Napoli, l’accesso dei cani ai locali pubblici è regolato dall’articolo 30 del Regolamento per la tutela degli animali del Comune. Questo articolo garantisce l’accesso libero ai locali e agli uffici aperti al pubblico, a meno di divieti stabiliti dalle leggi vigenti e dai regolamenti specifici che devono essere esposti all’ingresso. Nella città capoluogo della Campania, non è il proprietario a essere multato, ma il cliente che porta i cani senza guinzaglio e museruola. Questi deve pagare una multa che va dai 200 ai 600 euro.


ROMA

A Roma l’articolo 32 del Regolamento comunale sulla tutela degli animali concede la facoltà di non ammettere gli animali al proprio interno a patto che i titolari degli esercizi abbiano inviato specifica comunicazione all’Ufficio competente per la tutela degli animali, abbiano informato adeguatamente con appositi cartelli i clienti e abbiano installato all’esterno delle placche metalliche per consentire la sistemazione temporanea degli animali. In caso contrario possono incorrere in una multa che va dalle 50 alle 300 euro.

sabato 25 marzo 2023

Nuove aree per cani a Roma

Il Comune di Roma ha stanziato 3,6 milioni di euro per la riqualificazione di 127 aree cani cittadine, alcune delle quali sono attualmente inagibili e in uno stato di degrado che le rende impraticabili per i cani e i loro proprietari. 





Il progetto prevede anche la costruzione di sette nuove aree cani ben attrezzate, con recinzioni di sicurezza, siepi curate, panchine, fontanelle, cestini e nuove pavimentazioni. Inoltre, il canile comunale della Muratella verrà riqualificato e ampliato, con l'aggiunta del primo ospedale veterinario pubblico di Roma. L'assessore capitolino all'Ambiente, Sabrina Alfonsi, ha sottolineato che la realizzazione di aree cani accoglienti e ben attrezzate, attraverso un'accurata progettazione anche negli aspetti economici, rappresenta un importante contributo alla diffusione della cultura della tutela del benessere degli animali domestici e offre luoghi di socialità in tutta la città. Inoltre, i lavori di manutenzione sul canile di Ponte Marconi rappresentano un ulteriore impegno del Comune per migliorare la qualità della vita degli animali e dei loro proprietari.

Riqualificare aree degradate

Il progetto evidenzia l'impegno del Comune di Roma nel promuovere il benessere degli animali domestici e migliorare la qualità della vita della comunità. Grazie alla riqualificazione delle aree cani e alla creazione di nuovi spazi, i proprietari di cani potranno godere di aree sicure e ben attrezzate per far giocare e tenere in forma i loro animali domestici. La costruzione del primo ospedale veterinario pubblico di Roma rappresenta un importante passo avanti nella cura e nel benessere degli animali domestici, sottolineando l'importanza della loro tutela e protezione.






Cittadinanza attiva e volontariato

Le gare per l'avvio dei lavori partiranno a breve. Cosa molto importante perché attualmente le zone per cani versano in totale stato di abbandono, alcune sono state recuperate grazie al solo impegno dei cittadini. 


Un esempio virtuoso è quanto avvenuto nel Parco Filippo Teoli, ex Parco Primavera, tra Viale della Primavera e Via Ferraironi, nel quartiere di Centocelle. Qui è nato il progetto 100Zampe perl’adozione e la manutenzione ordinaria dell’area verde, molto più che un semplice spazio per far correre i propri cani.



venerdì 3 marzo 2023

Sovrappeso dei gatti

Il sovrappeso nei gatti è un problema molto diffuso nei nostri animali domestici. Questo perché molte persone non sono a conoscenza delle conseguenze negative che l'eccesso di peso può avere sul loro benessere fisico e sulla loro qualità della vita. In questo articolo esploreremo le cause del sovrappeso nei gatti, le conseguenze negative per la loro salute, come aiutare il gatto a raggiungere il peso ideale e cosa evitare in ogni caso.





Cause del sovrappeso nei gatti

Una dieta inadeguata e nessun esercizio fisico sono le cause più comuni dell'obesità felina. I proprietari di gatti danno spesso ai loro animali domestici troppe calorie e cibi ricchi di grassi e carboidrati. Questo può portare al sovrappeso nei gatti. I proprietari spesso cedono alle richieste di cibo dei gatti quando vogliono qualcos'altro, questo è molto dannoso perché quasi tutti gli alimenti contengono inutilmente una dose aggiuntiva e dannosa di zuccheri. Altra causa del sovrappeso è la mancanza di esercizio fisico dei gatti domestici che trascorrono molte ore a poltrire e quindi non consumano tutte le calorie che hanno ingerito.

Conseguenze negative per la salute del gatto

Il sovrappeso può avere molte conseguenze negative per la salute del gatto: può aumentare notevolmente il rischio di sviluppare il diabete, inoltre può anche aumentare la possibilità che sviluppi problemi di salute correlati alle articolazioni quali artrite e altri poiché il peso extra mette una pressione maggiore sulle articolazioni. Anche il sistema cardiovascolare può essere colpito, poiché il grasso in eccesso può aumentare la pressione sanguigna e il rischio di malattie cardiache. Inoltre, il sovrappeso rende difficile per un gatto muoversi e partecipare alle attività quotidiane, diminuendo, quindi, la qualità complessiva della sua vita.

Come aiutare il gatto a raggiungere il peso ideale

Per aiutare il gatto a raggiungere il peso ideale, è importante fornire una dieta equilibrata, adeguata. e nutriente, ricca di proteine di qualità, grassi sani e carboidrati complessi. Accertarsi che il tuo gatto abbia sempre acqua fresca e pulita a disposizione, e cercare di ridurre le porzioni dei pasti. Inoltre è molto importante assicurarsi che abbia una routine di esercizio regolare, ad esempio portandolo a fare lunghe passeggiate sul prato, giocare con le sue giostre preferite o al lancio di piccoli oggetti morbidi. Cercare anche di incoraggiarlo con nuovi giocattoli e attività per mantenere la sua routine divertente e stimolante. Infine, è importante mantenere il tuo gatto in buona salute con un programma di controlli regolari dal veterinario per assicurarsi che non ci siano problemi di salute che impediscono al tuo gatto di raggiungere il peso ideale.

domenica 22 gennaio 2023

Le ghiande fanno male ai cani?

Le ghiande sono il frutto delle querce e in autunno ne cadono molte, in particolare quando il vento soffia forte. Per questo motivo nei giardini e nei boschi è possibile trovarne parecchie sul terreno: in questo caso bisogna stare molto attenti quando portiamo a passeggio i nostri cani, specialmente se sono portati ad “assaggiare” tutto quello che trovano per terra, perché le ghiande, specialmente quelle verdi, sono velenose per i cani.

Nel periodo autunnale è quindi importante evitare di camminare tra le querce o comunque preferire zone dove ce ne sono poche, in questo modo aumenta la probabilità che non siano presenti le ghiande o comunque siano in quantità minori. In ogni caso è molto importante insegnare al cane di non mangiare tutto ciò che trova per terra (evitando, comunque, il controverso e traumatico addestramento del “rifiuto dell’esca”).

L’ingestione delle ghiande potrebbe causare gravi danni all’animale, i più comuni sono:
 - Problemi gastrointestinali;
 - Occlusione intestinale;
 - Dolore addominale;
 - Insufficienza epatorenale.

Questo può essere prevenuto con alcune cure mediche specifiche; tuttavia, possono svilupparsi complicazioni che possono portare anche alla morte del cane.

I cani, come i cavalli devono stare molto attenti per evitare le sostanze pericolose delle ghiande, infatti esse contengono sostanze fitochimiche tossiche per entrambi gli animali. Inoltre, le ghiande hanno un rivestimento affilato che può facilmente perforare lo stomaco o l'intestino di un cane.

Le ghiande hanno due proprietà note per essere molto pericolose per i cani:

• I gallotannini, che appartengono a un'ampia classe di sostanze chimiche chiamate tannini, si trovano in molte piante, semi, frutti e noci e hanno proprietà antiossidanti molto benefiche per l'uomo ma tossiche per i cani.

• Problemi digestivi, infatti i cani possono mangiare ghiande intere. Ciò porterà all'ostruzione intestinale con il rischio di dover sottoporsi a un intervento chirurgico per il trattamento sintomatico.

L'ingestione di ghiande da parte di cuccioli e cani anziani o malati può essere addirittura fatale, Infatti, se il cane non viene curato, possono svilupparsi complicazioni che possono anche portare alla morte dell'animale.

Se il tuo cane mostra uno dei seguenti segni, dovresti visitare immediatamente il veterinario: dolore addominale, diarrea o sangue nelle feci.



Se il tuo cane presenta uno dei suddetti sintomi, non esitare a consultare un veterinario, poiché il pericolo potrebbe essere reale e talvolta potrebbe essere troppo tardi.

Zoonosi inversa: quando le malattie passano dagli umani agli animali

Le malattie che si trasmettono tra specie animali e l’uomo si chiamano zoonosi. Al contrario la zoonosi inversa è un fenomeno che si verific...