In generale, qualsiasi pianta, anche quelle non propriamente velenose, se ingerite in grosse quantità possono comunque provocare gastroenterite al gatto con nausea, vomito e diarrea.
Piante nocive più diffuse:
Tipica pianta del periodo natalizio l’agrifoglio (noto anche come agrifoglio americano), o
I sintomi più probabili sono: nausea, vomito e diarrea.
Anche per l’avvelenamento da Agrifoglio la terapia è solo sintomatica.
Altra pianta da giardino molto diffusa e tossica per gli animali è la Bella di notte. La Mirabilis jalapa è una pianta erbacea tuberosa originaria del Perù. Sono tossiche le radici e i semi perché ricche di trigonellina.
I sintomi più probabili sono: diarrea, dolore addominale, nausea, vomito, irritazione delle mucose.
Per fortuna l’intossicazione da bella di notte è molto leggera e facilmente risolvibile.
Cycas
La palma Cycas, originaria dell’Asia, dell’Africa e dell’Oceania, molto diffusa nei nostri giardini, è estremamente tossica. Tutta la pianta può essere tossica, in particolar modo i semi e radici. La Cycas o Cicas contiene sostanze velenose come cicasina, macrozamine e altre ancora.
I sintomi solitamente si manifestano entro 12 ore dall’ingestione: nausea, vomito, dolore addominale, epatotossicità acuta, ittero, cirrosi, coagulopatie, epitassi, emottisi, melena, danno renale, morte.
Prestare molta attenzione alla Cycas perché Purtroppo non esiste antidoto per questo avvelenamento, inoltre, anche facendo terapia sintomatica precoce, la prognosi è quasi sempre infausta
Dieffenbachia
Pianta molto diffusa nelle case, perenne sempreverde della
famiglia delle Araceae, originaria dall’America Centrale e dall’Asia. La
dieffenbachia è tossica sia per i cristalli di ossalato di calcio e sia per gli
enzimi proteolitici che stimolano il rilascio di istamina e chinine.
I sintomi più
probabili sono: dolore in bocca, il gatto si tocca spesso il muso con le
zampe, edema della bocca e della gola, dispnea, nausea, vomito, diarrea,
ipotensione, coma.
Anche in questo caso non esiste antidoto: la terapia è solo
sintomatica.
I sintomi più probabili sono: dolore addominale, nausea, vomito, irritazione delle mucose, midriasi, alterazioni della conduzione cardiaca, atassia, ipotensione, shock, collasso, coma, morte
Non esiste antidoto, ma solo terapia sintomatica. La cura è simile a quella del sovradosaggio da digitale.
Per i gatti e i cani sono tossici foglie, stelo e linfa ricchi di esteri del forbolo.
Non esiste un antidoto per questo avvelenamento, ma si attua terapia sintomatica. Tuttavia l’ingestione raramente causa problemi, a meno che non ne sia ingerita una gran quantità.
I sintomi più probabili sono: irritazione di bocca, orofaringe ed esofago, senso di soffocamento, tosse, nausea, conati di vomito, diarrea
Tutta la pianta è tossica, in particolar modo le bacche, a causa della presenza di sostanze quali la viscumina e la viscotossina.
I sintomi più probabili (che spessono insorgono anche dopo parecchie ore dopo l’ingestione) sono: nausea, vomito, diarrea, ipotermia, aritmie, midriasi, iperattività, nervosismo, atassia, convulsioni, coma, dispnea, emolisi, collasso cardiocircolatorio, shock, morte.
Attenzione anche al vischio americano. Originario degli Stati Uniti e del Messico, anche qui tutta la pianta è tossica, soprattutto le bacche. Le sostanze velenose rilevate sono la foratossina, la lectina (blocca la sintesi proteica) e le amine tossiche.
Anche in questo caso, i sintomi (simili al vischio europeo) possono manifestarsi ore dopo l’ingestione.
Anche in questo caso non esiste antidoto, ma solo terapia sintomatica.
Piante grasse
Ci sono alcune piante grasse che sono velenose per i gatti
e quindi consigliabile prestare attenzione in particolare a:Presta attenzione
anche alle piante grasse.
v Agave
v Lophophora
(peyote)
v Yucca
Per quanto riguarda i cactus, che non sono velenosi, è
importante prestare attenzione ad una eventuale ingestione delle spine.
Lista completa
piante velenose:
A
v Abro
v Acacia
v Acetosa
v Achillea
v Aconito
v Actea,
v
Agapanto
v
Agave
v
Aglaonema
v
Aglio (crudo)
v
Agrifoglio
v
Agutoli, spinacristi
v
Albero dei paternostri
v
Albero del sapone
v
Albicocco (noccioli)
v
Alchechengio, chichinger
v
Alloro americano
v
Aloe vera
v
Amanita (fungo)
v
Amaranot
v
Amarillide
v
Anagallide
v Anturio
v Araucari
v Arisaema
triphyllum
v Asparagina
ornamentale
v Asparagina
ricadente
v Avocado
v Azalea,
rododedro
B
v Bella di notte
v Belladonna
v Biancospino
v Bignonia
rampicante
v Bosso
v Bucaneve
C
v
Caladio
v Calla
v Calmia
ornamentale
v Calta
palustre, farfarugine
v Campanella
rampicante
v Canfora
v Cannarecchia
v Celastro
v Cestro
v Chelroitèria
v Cicas
v Ciclamino
v Cicuta
maggiore
v Ciliegio
(noccioli)
v Ciliegio
d’inverno
v Cineraria
v Cipolla
(crudo)
v Clematide
v Clivia
v Colchico,
zafferano bastardo
v Coleus
v Colocasia,
taro
v Crisantemo,
margheritone
v Croton
D
v Dafne, mezereo
v Dalia,
giorgina
v Datura,
stramonio
v Delfinio,
spernella
v Dicentra
v Dictictis
buccinatoria
v Diffenbachia
v Digitale
purpurea
v Dracena delle
Canarie
v Dulcamara
E
v Edera
v Edera
terrestre
v Elleboro
v Erba medica,
erba Spagna
v Erba sudanese,
sorgo gentile
v Eucalipto
v Euforbia
(anche cactiformi)
v Eupatorium
rugosum
v Evonimo
giapponese
F
v Fava
v Felce
aquilina, felce maggiore
v Ficus
v Filodendro
v Fitolacca
G
v Garofano
v Gelsemio
v Gelsomino
v Geranio
v Giacinto
v Giglio (tutti)
v Giglio
rampicante
v Ginepro
(comune)
v Glicine
v Gissofila
v Giucastrello
marino
v Giusquiamo
H
v Heteromeles
arbutifolia
v Halogeton
I
v Iperico
v Ippocastano,
castagno d’India
v Iris
K
v Koelreuteria
L
v Lantana
v Làppola
v Lauroceraso
v Licium
v Ligustro
v Lino (da fibra
tessile)
v Lobelia
(cardinale)
v Lonicetra
rampicante
v Lupino
M
v Maggiociondolo,
laburno
v Mandorlo
v Marijuana
v Melanzana
v Melo (semi)
v Menispermo
rampicante
v Momordica
rampicante
v Monstera,
filodendro perforato
v Morella
v Mughetto,
giglio della valle
N
v Narciso
(trombone)
v Noce nero
americano
v Noce moscata
O
v
Oleandro
v
Ortensia
v
Ortica
P
v Papavero
d’Islanda
v Patata
v Peonia
v Pesco (semi)
v Pervinca
v Peyote
(cactus)
v Phoradendron
flavescens
v Pisello
ornamentale
v Pistia
stratiotes (da acquari)
v Podofillo
v Poliscia
v Pomodoro
(parti verdi)
v Porro (crudo)
v Primula
R
v Rabarbaro
v Ranuncolo
v Robinia, falsa
acacia
v Ricino
v Rododendro,
azalea
S
v Sambuco
v Sanguinaria
(canadese)
v Sansevieria
v Scalogno
(crudo)
v Schefflera,
brassaia
v Senecio
v Senecio
succulento
v Sofora
(robinia giapponese)
v Sommaco
velenoso
v Sorgo
selvatico
v Singonio
v Spinacio
v Spincervino,
spino quercino
v Spatifillo
v Stella di
Natale, poinsettia
v Stephanotis
v Susino
giapponese
v Simplocarpo
T
v Tabacco
ornamentale
v Tasso
v Tossicodendro
v Trifoglio
v Tulipano
U
v Uccello del
Paradiso
V
v Vischio
v Vite vergine
v vite canadese
v Vite americana
Z
v Zygadenus venenosus
Se il
tuo gatto mangia una pianta velenosa, contatta subito il tuo veterinario o
un Pronto Soccorso Veterinario
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