domenica 29 dicembre 2024

Buon 2025

 Cari amici di I pelosetti,


Che il 2025 sia pieno di code scodinzolanti, fusa rilassanti e zampe che lasciano impronte di felicità nei nostri cuori! Auguriamo a tutti i nostri amici pelosi e ai loro umani un anno nuovo ricco di coccole, giochi, prelibati bocconcini e tante avventure insieme.

Un particolare pensiero va anche a chi nel 2024 ha accolto un nuovo pelosetto in famiglia e a chi sta pensando di farlo nel nuovo anno.

Buon 2025 a tutti, a due e a quattro zampe!




La redazione de I pelosetti

🐱🐶♥️

giovedì 12 dicembre 2024

Perché i cani mangiano la cacca?

Hai mai visto il tuo cane mangiare la cacca? So che può sembrare disgustoso, ma è un comportamento più comune di quanto si pensi. Perché lo fanno? Le ragioni sono diverse e spesso si intrecciano tra loro.



Potrebbe essere legato a una semplice carenza nutrizionale: il cane, cercando di integrare la sua dieta, si rivolge a fonti alternative, anche se poco appetitose per noi. Oppure, potrebbe esserci un problema di salute sottostante, come un'infezione intestinale o un'intolleranza alimentare che altera il gusto delle feci.

Ma la coprofagia, così si chiama tecnicamente questo comportamento, non è solo una questione fisica. Spesso c'è un fattore psicologico in gioco. La noia, lo stress, l'ansia da separazione possono spingere il cane a cercare conforto in comportamenti ripetitivi, come mangiare le feci. E poi c'è l'imitazione: i cuccioli, soprattutto, tendono a copiare i comportamenti degli adulti.

Conseguenze della coprofagia nei cani
Le conseguenze di questo comportamento possono essere serie. Oltre al rischio di contrarre parassiti o infezioni, la coprofagia può alterare l'equilibrio della flora batterica intestinale e causare disturbi digestivi. In alcuni casi, può addirittura portare a ostruzioni intestinali.
Rischio di infezioni:
-Parassiti: Le feci possono contenere uova di parassiti intestinali come tenie, anchilostomi o giardia. Ingerendo le feci, il cane può reinfettarsi o infettare altri animali.
-Batteri: Alcuni batteri patogeni possono sopravvivere nell'ambiente fecale e causare infezioni gastrointestinali o sistemiche.
-Virus: Anche virus come il parvovirus possono essere presenti nelle feci e causare malattie gravi, soprattutto nei cuccioli.
-Problemi gastrointestinali:
  - Diarrea: L'ingestione di feci può irritare l'intestino e causare diarrea, disidratazione e malassorbimento dei nutrienti.
  - Vomito: In alcuni casi, il cane può vomitare a causa dell'irritazione gastrointestinale.
  - Ostruzione intestinale: In casi rari, l'ingestione di grandi quantità di materiale fecale può causare un'ostruzione intestinale, una condizione medica che richiede un intervento chirurgico d'urgenza.
- Squilibri nutrizionali:
  - Carenze vitaminiche e minerali: L'assorbimento dei nutrienti può essere compromesso, portando a carenze vitaminiche e minerali.
  - Obesità o sottopeso: La coprofagia può alterare l'appetito del cane, portando sia a obesità che a sottopeso.
- Impatto sul comportamento:
  - Rinforzo negativo: In alcuni casi, il cane può associare l'atto di mangiare le feci a una reazione positiva da parte del proprietario (ad esempio, se viene sgridato). Questo può rinforzare negativamente il comportamento.
  - Ansia e stress: La coprofagia può essere un sintomo di ansia o stress, e il suo persistere può peggiorare queste condizioni.

Come prevenire e risolvere la coprofagia
Cosa fare allora? Innanzitutto, è fondamentale consultare il veterinario per escludere cause mediche. Poi, è importante agire su più fronti: bilanciare la dieta, aumentare la stimolazione mentale e fisica del cane, creare un ambiente sereno e privo di stress, e in alcuni casi, ricorrere all'aiuto di un educatore cinofilo.

Per prevenire e risolvere la coprofagia, è fondamentale individuare la causa scatenante e adottare le misure appropriate:
Consultare il veterinario: Un veterinario può effettuare un esame completo per escludere problemi di salute e prescrivere eventuali trattamenti.
- Modificare la dieta: Assicurarsi che il cane riceva una dieta bilanciata e di alta qualità.
- Aumentare la stimolazione mentale e fisica: Offrire al cane giochi interattivi, passeggiate e attività che lo tengano impegnato.
- Gestire lo stress: Ridurre le situazioni stressanti e fornire al cane un ambiente sicuro e confortevole.
- Addestramento: Utilizzare tecniche di rinforzo positivo per insegnare al cane a non mangiare le feci.
- Repellenti naturali: Alcuni prodotti naturali possono rendere le feci meno appetibili.

Ricorda, ogni cane è un individuo e ciò che funziona per uno potrebbe non funzionare per un altro. La pazienza e la costanza sono fondamentali per risolvere questo problema. Se sospetti che il tuo cane abbia un problema di coprofagia, non esitare a chiedere consiglio al tuo veterinario di fiducia.

È importante sottolineare che la risoluzione della coprofagia richiede pazienza e costanza. In alcuni casi, potrebbe essere necessario l'aiuto di un educatore cinofilo o di un etologo.

Conclusioni
La coprofagia è un comportamento complesso che può avere diverse cause. Comprendere le motivazioni che spingono il cane a mangiare le feci è il primo passo per risolvere il problema. Con l'aiuto di un professionista, è possibile individuare la causa scatenante e adottare le misure più appropriate per aiutare il cane a superare questa abitudine.

mercoledì 23 ottobre 2024

Un amico a quattro zampe per combattere la solitudine

La solitudine è un'esperienza emotiva complessa che può colpire chiunque, indipendentemente dall'età o dalle circostanze di vita. Si manifesta come un senso di isolamento e disconnessione dagli altri, spesso causato da cambiamenti significativi nella vita, come trasferimenti, perdite di persone care o semplicemente la difficoltà nel creare connessioni significative. In questo contesto, un animale domestico può diventare un prezioso alleato nella lotta contro la solitudine, trasformandosi rapidamente in un compagno fedele e costante.


La presenza fisica ed emotiva di un cane, un gatto o qualsiasi altro animale domestico può colmare il vuoto lasciato dalla mancanza di interazioni umane significative, offrendo conforto e compagnia nei momenti di solitudine. Una delle caratteristiche più straordinarie degli animali domestici è la loro capacità di offrire amore incondizionato. Non giudicano, non criticano e sono sempre felici di vederci. Questo amore puro può avere un impatto significativo sull'autostima di una persona, facendola sentire apprezzata e importante.

Routine quotidiana
Prendersi cura di un animale domestico implica la creazione di una routine quotidiana: passeggiate, pasti, giochi. Questa struttura può essere particolarmente benefica per chi lotta contro la depressione o la sensazione di mancanza di scopo. La responsabilità di occuparsi di un essere vivente può dare un nuovo significato alla propria vita. Inoltre, il semplice atto di accarezzare un animale può ridurre significativamente lo stress e l'ansia. Studi scientifici hanno dimostrato che il contatto fisico con gli animali aumenta la produzione di ossitocina, l'ormone associato al benessere e all'attaccamento, migliorando così l'umore e riducendo la sensazione di solitudine.

Vita attiva
Gli animali domestici possono anche essere potenti motivatori per l'attività fisica. Avere un cane, ad esempio, incoraggia uno stile di vita più attivo attraverso passeggiate quotidiane che giovano sia alla salute del cane che a quella del proprietario. Queste uscite non solo promuovono l'esercizio fisico ma offrono anche l'opportunità di esposizione alla luce solare e all'aria fresca, elementi importanti per il benessere generale.

Oltre ai benefici personali, gli animali domestici possono fungere da "rompighiaccio" nelle interazioni sociali. Portare un cane al parco o semplicemente passeggiare con il proprio animale può creare opportunità di conversazione con altri proprietari di animali o passanti, facilitando così nuove connessioni sociali e combattendo ulteriormente la solitudine.

Numerosi studi scientifici hanno confermato questi benefici. Una ricerca pubblicata sul Journal of Psychiatric Research ha rilevato che i proprietari di animali domestici hanno meno probabilità di soffrire di depressione e ansia rispetto a chi non ne possiede. Un altro studio condotto dall'Università di York ha dimostrato che l'interazione con gli animali può ridurre significativamente i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress.

Le testimonianze di chi ha sperimentato questi benefici sono toccanti. Maria, 68 anni, racconta: "Dopo la perdita di mio marito, mi sentivo completamente sola. Adottare il mio gatto Micio ha cambiato tutto. Mi ha dato una ragione per alzarmi ogni mattina e il suo affetto mi ha aiutato a superare i momenti più bui." Luca, 35 anni, aggiunge: "Il mio lavoro da remoto mi faceva sentire isolato. Da quando ho adottato il mio cane Max, non solo ho una compagnia costante, ma ho anche conosciuto molti dei miei vicini durante le nostre passeggiate quotidiane."

Se stai considerando di accogliere un animale nella tua vita per combattere la solitudine, è importante fare alcune riflessioni. Valuta attentamente il tuo stile di vita e scegli un animale compatibile con esso. Preparati all'impegno a lungo termine che comporta avere un animale domestico e informati sulle cure necessarie per l'animale che desideri adottare.

Un aspetto particolarmente importante da considerare è l'adozione da un canile o un rifugio locale. Questa scelta non solo ti permette di dare una casa a un animale bisognoso, ma porta con sé una serie di benefici aggiuntivi. Gli animali nei rifugi spesso hanno già superato la fase dell'addestramento di base e possono essere più pronti per integrarsi in una nuova famiglia. Inoltre, il personale del rifugio può aiutarti a trovare l'animale più adatto al tuo stile di vita e alle tue esigenze.

Adottare non comprare
Adottare da un canile significa anche fare una scelta etica, contribuendo a ridurre il sovraffollamento nei rifugi e dando una seconda possibilità a un animale che potrebbe aver avuto un passato difficile. Questa consapevolezza può aggiungere un ulteriore livello di soddisfazione alla tua esperienza di possedere un animale domestico, sapendo che hai fatto una differenza concreta nella vita di un essere vivente.

Ricorda che, sebbene gli animali offrano un grande conforto, non sostituiscono completamente le interazioni umane. Usa la tua nuova compagnia come punto di partenza per ampliare le tue connessioni


lunedì 23 settembre 2024

Animali domestici in condominio: cosa dice la legge?

La convivenza tra animali e umani negli edifici condominiali è sempre più frequente. Ma cosa dice la legge a riguardo?

Negli ultimi anni, la presenza di animali domestici nelle nostre case è diventata sempre più comune. Cani, gatti, e altri piccoli animali ci fanno compagnia e arricchiscono le nostre vite. Tuttavia, quando si vive in condominio, possono sorgere delle domande sulla possibilità di tenere un animale domestico, soprattutto se il regolamento condominiale sembra vietarlo.




La legge è chiara: il divieto è nullo

Grazie ad una recente modifica del Codice Civile, introdotta dalla Legge n. 220 del 2012, è stato chiarito un punto fondamentale: i regolamenti condominiali non possono vietare di possedere o detenere animali domestici.

Questo significa che anche se il tuo condominio ha un regolamento che vieta gli animali, questa clausola è da considerarsi nulla e quindi non applicabile.

Perché questa tutela?

La legge riconosce il legame speciale che si instaura tra le persone e i loro animali domestici, considerandoli spesso come veri e propri membri della famiglia. Inoltre, la presenza di un animale in casa può avere effetti positivi sulla salute mentale e fisica delle persone.

Cosa può fare l'assemblea condominiale?

Anche se non può vietare il possesso di animali, l'assemblea condominiale può:

Stabilire delle regole di comportamento: Ad esempio, può richiedere di tenere gli animali al guinzaglio nelle parti comuni, di raccogliere le deiezioni o di evitare rumori molesti durante le ore di riposo.

Chiedere il rispetto del regolamento: Se un condomino non rispetta le regole stabilite, l'assemblea può intervenire per richiamare il suo comportamento.

In conclusione

Possedere un animale domestico in condominio è un diritto tutelato dalla legge. Tuttavia, è fondamentale essere rispettosi degli altri condomini e rispettare le regole stabilite dall'assemblea. In questo modo, la convivenza tra animali e persone potrà essere serena e armoniosa.

giovedì 29 agosto 2024

CALDO KILLER: PROTEGGI IL TUO ANIMALE DOMESTICO

Le giornate afose dell'estate possono essere difficili da affrontare anche per noi umani. Immagina, allora, come si sente il tuo animale domestico! Il caldo eccessivo può essere pericoloso per la salute dei nostri amici a quattro zampe. Ma non preoccuparti, con pochi accorgimenti potrai garantire loro un'estate serena e sicura.

Consigli generali per proteggere gli animali dal caldo

Acqua fresca a volontà: Assicurati che la ciotola d'acqua sia sempre piena e in un luogo fresco e ombreggiato. Puoi anche aggiungere qualche cubetto di ghiaccio per rinfrescarla ulteriormente.

Evita le ore più calde: Porta a spasso il cane nelle prime ore del mattino o alla sera tardi, quando le temperature sono più miti. Evita di farli correre su asfalti roventi che potrebbero ustionare le loro zampe.

Crea un ambiente fresco: Se hai un cane o un gatto, assicurati che abbiano un luogo fresco e ombreggiato in casa dove riposarsi. Puoi utilizzare zanzariere per creare una leggera corrente d'aria e delle mattinate rinfrescanti.

Non lasciare mai l'animale in macchina: Anche per pochi minuti, la temperatura all'interno di un'auto parcheggiata al sole può raggiungere livelli letali.

Attenzione ai colpi di calore: I sintomi del colpo di calore includono affanno eccessivo, salivazione abbondante, vomito, diarrea e perdita di coscienza. Se noti questi segnali, porta immediatamente il tuo animale dal veterinario.



Consigli specifici per ogni specie

Cani:
Tosa: Se il tuo cane ha un pelo lungo, potresti considerare una tosatura più corta durante i mesi estivi.
Piscinette: Le piscinette per cani sono un ottimo modo per rinfrescarsi e divertirsi.
Passeggiate al fresco: Scegli percorsi ombreggiati e vicino a fonti d'acqua dove il tuo cane possa bagnarsi le zampe.

Gatti:

Luoghi freschi: I gatti amano i luoghi appartati e freschi. Prepara delle zone ombreggiate nel giardino o in casa con delle coperte fresche.
Giochi all'interno: Durante le ore più calde, stimola il tuo gatto con giochi all'interno per farlo divertire senza affaticarlo troppo.

Uccelli:

Posizione della gabbia: Posiziona la gabbia in un luogo fresco e ombreggiato, lontano da correnti d'aria.
Bagni: Offri al tuo uccellino la possibilità di fare un bagno fresco ogni giorno.
Alimentazione: Assicurati che la sua dieta sia equilibrata e ricca di liquidi.

Tartarughe:

Acqua: Cambia l'acqua della vasca frequentemente per mantenerla fresca e pulita.
Ombra: Assicurati che la vasca sia posizionata in un luogo ombreggiato.

Conigli:

I conigli sono molto sensibili al caldo. Assicurati che abbiano sempre a disposizione acqua fresca e un'area ombreggiata nella gabbia. Puoi offrire loro ghiaccioli all'erba per rinfrescarsi. Evita di esporli direttamente al sole.

Criceti: 

I criceti sono piccoli mammiferi notturni che preferiscono le temperature fresche. Posiziona la gabbia in un luogo fresco e ombreggiato, lontano da fonti di calore come radiatori o finestre esposte al sole. Offri loro alimenti freschi e acqua fresca.

Serpenti: 

I serpenti sono rettili a sangue freddo e regolano la loro temperatura corporea attraverso l'ambiente circostante. Durante l'estate, è importante mantenere l'ambiente del terrario fresco. Evita di utilizzare lampade riscaldanti e offri al tuo serpente un rifugio umido dove possa rinfrescarsi.

Conclusione

Proteggere il tuo animale domestico dal caldo è un gesto d'amore. Seguendo questi semplici consigli, potrai garantire al tuo amico a quattro zampe o squamato un'estate serena e spensierata.

mercoledì 17 luglio 2024

SHANNEN DOHERTY: UNA VITA TRA SUCCESSI, SFIDE E L'AMORE INCONDIZIONATO DEL SUO CANE

Shannen Doherty si è spenta il 13 luglio 2024, all'età di 53 anni, dopo una lunga battaglia contro il cancro. 
La Doherty è stata un'attrice americana conosciuta per i suoi ruoli iconici in serie TV di successo come "Beverly Hills, 90210" e "Streghe". La sua scomparsa ha lasciato un vuoto nel mondo dello spettacolo e nei cuori di milioni di fan.

Una carriera da stella:

Doherty ha esordito sul piccolo schermo da bambina, ottenendo il ruolo di Jenny Wilder nella serie "La casa nella prateria" nel 1982. La sua fama è esplosa negli anni '90 con il ruolo di Brenda Walsh in "Beverly Hills, 90210", serie che l'ha consacrata come idolo di una generazione. Nel corso della sua carriera ha recitato in diverse pellicole cinematografiche e serie TV, tra cui "Mallrats", "Charmed" e il revival di "BH90210" nel 2019.


Oltre le luci della ribalta:

La vita di Shannen Doherty non è stata priva di ostacoli. La sua carriera è stata costellata di successi, ma anche di momenti difficili, che ha affrontato con coraggio e determinazione. Ha dovuto affrontare la dipendenza da alcol e droga, oltre a due diagnosi di cancro, la prima al seno nel 2015 e la seconda al metastatico nel 2020.

Un legame speciale:

In mezzo alle difficoltà, Doherty ha sempre potuto contare sull'amore incondizionato del suo cane, Bowie, che è stato al suo fianco nei momenti più bui, offrendole conforto e supporto. L'attrice ha spesso parlato del profondo legame con il suo fedele compagno, definendolo "la sua anima gemella" e "la sua roccia".

Bowie è entrato a far parte della vita di Shannen Doherty nel 2011, diventando ben presto il suo "angelo peloso". L'attrice ha spesso raccontato come Bowie fosse in grado di percepire il suo stato d'animo, offrendole conforto e supporto nei momenti più difficili.

L'amore che legava Shannen a Bowie era così profondo che l'attrice ha espresso il desiderio di essere cremata e di avere le sue ceneri unite a quelle del suo cane e del padre. Questo ultimo gesto rappresenta la testimonianza di un legame unico e indissolubile che ha travalicato i confini della vita terrena.

Un messaggio di speranza e di amore per gli animali:

La storia di Shannen Doherty e del suo cane Bowie è un messaggio di speranza e di amore per gli animali. Il loro legame dimostra come i nostri amici a quattro zampe possano offrire un supporto inestimabile nei momenti più bui della vita, diventando veri e propri angeli custodi.

Impegno per la protezione degli animali e dell'ambiente

Shannen Doherty, vegetariana, condusse una campagna per vietare il consumo di carne di cani e gatti, oltre a opporsi all'uso di vera pelliccia e pelle di coccodrillo nell'industria della moda. Pubblicava regolarmente informazioni relative all'adozione di animali domestici sulla sua pagina Instagram. Nel 2017, organizzò un galà di beneficenza il cui ricavato andò in soccorso degli animali.

martedì 9 luglio 2024

VIAGGIARE IN AEREO CON IL TUO AMICO A QUATTRO ZAMPE: regole, compagnie e costi

Portare il tuo animale domestico in aereo può essere un'esperienza piacevole, ma è importante conoscere le regole e le procedure per garantire un viaggio sicuro e confortevole per te e il tuo peloso amico.




Quali animali sono ammessi?

In generale, cani, gatti e alcuni piccoli animali come uccelli e conigli possono viaggiare in aereo. Alcune compagnie aeree ammettono anche altri animali, come furetti e criceti, ma è sempre meglio verificare con la compagnia aerea scelta per le loro specifiche politiche.


Regole da seguire

  • Documenti: L'animale deve avere tutte le vaccinazioni e i certificati sanitari necessari per il paese di destinazione. È importante informarsi bene in anticipo sui requisiti specifici del paese che si visita.
  • Trasportino: L'animale deve viaggiare in un trasportino omologato IATA, che sia robusto, ben ventilato e delle dimensioni adeguate per permettere all'animale di muoversi agevolmente.
  • Comportamento a bordo: In cabina, l'animale deve rimanere sempre nel trasportino ai piedi del tuo sedile. Non è possibile farlo uscire, farlo giocare o farlo socializzare con altri animali.
  • In stiva: Se l'animale supera il peso o le dimensioni consentite per il trasporto in cabina, dovrà viaggiare in stiva. La stiva è un'area climatizzata e pressurizzata dell'aereo, ma è comunque importante scegliere una compagnia aerea che abbia esperienza nel trasporto di animali in stiva.

Compagnie aeree e costi

Non tutte le compagnie aeree ammettono animali a bordo e le loro politiche possono variare in termini di peso, dimensioni e specie ammesse. Alcune compagnie aeree considerate "pet-friendly" in Italia sono:
 

  • Alitalia: Ammette cani e gatti in cabina fino a 8 kg e in stiva fino a 75 kg. Il costo varia a seconda della taglia e della destinazione.
  • KLM: Ammette cani e gatti in cabina fino a 8 kg e in stiva fino a 75 kg. Il costo varia a seconda della taglia e della destinazione.
  • Air France: Ammette cani e gatti in cabina fino a 7 kg e in stiva fino a 75 kg. Il costo varia a seconda della taglia e della destinazione.
  • Lufthansa: Ammette cani e gatti in cabina fino a 8 kg e in stiva fino a 75 kg. Il costo varia a seconda della taglia e della destinazione.
  • British Airways: Ammette cani e gatti in cabina fino a 8 kg e in stiva fino a 75 kg. Il costo varia a seconda della taglia e della destinazione.

Consigli utili

Prenota il volo con largo anticipo, soprattutto se viaggi durante l'alta stagione, cerca di far familiarizzare il tuo animale con il trasportino già a casa, in modo che non sia troppo stressato durante il viaggio.
Porta con te a bordo cibo, acqua e ciotole per il tuo animale e
Segui sempre le istruzioni del personale di bordo relative al tuo animale domestico.

Viaggiare in aereo con il tuo animale domestico può essere un'esperienza gratificante, ma è importante pianificare e prepararsi adeguatamente per garantire un viaggio sicuro e sereno per entrambi.


Ricorda: le informazioni contenute in questo articolo sono a scopo informativo e non sostituiscono in alcun modo le indicazioni ufficiali delle compagnie aeree e delle autorità competenti. È sempre consigliabile consultare il sito web della compagnia aerea con cui si viaggia e le normative del paese di destinazione per le ultime informazioni aggiornate.

lunedì 3 giugno 2024

LA CIOCCOLATA AI CANI FA MALE: PERCHÉ E COSA FARE?

Un amore pericoloso: la cioccolata, per quanto deliziosa per noi umani, rappresenta un vero e proprio pericolo per i nostri amici a quattro zampe. Assumerne anche piccole quantità può causare seri problemi di salute, in alcuni casi anche letali.

Perché la cioccolata è tossica per i cani?

La causa principale è la presenza di teobromina, una sostanza chimica contenuta nei semi di cacao che i cani metabolizzano molto più lentamente rispetto agli esseri umani. Questa lenta metabolizzazione porta all'accumulo di teobromina nell'organismo del cane, causando intossicazione. La gravità della situazione dipende da diversi fattori, tra cui:
Tipologia di cioccolato: il cioccolato fondente, più ricco di teobromina, è più pericoloso rispetto al cioccolato al latte o bianco.
Quantità ingerita: maggiore è la quantità di cioccolato consumata, maggiore sarà la gravità dell'intossicazione.
Peso del cane: i cani di piccola taglia sono più sensibili all'effetto tossico della teobromina rispetto ai cani di grossa taglia.




Quali sono i sintomi dell'avvelenamento da cioccolato?

I sintomi dell'avvelenamento da cioccolato possono variare a seconda della quantità ingerita e del tipo di cioccolato assunto. I più comuni includono:
Vomito
Diarrea
Iperattività
Agitazione
Tremore
Aumento della frequenza cardiaca
Aumento della temperatura corporea
Convulsioni
Coma

Cosa fare se il tuo cane ha mangiato cioccolato?

Se sospetti che il tuo cane abbia mangiato cioccolato, è importante agire tempestivamente. Contatta immediatamente il tuo veterinario o la clinica veterinaria più vicina, fornendo loro quante più informazioni possibili sulla quantità e il tipo di cioccolato ingerito, oltre al peso e alle condizioni di salute del cane.

In base alla gravità della situazione, il veterinario potrebbe indurre il vomito del cane per eliminare il cioccolato non ancora digerito. Potrebbero anche essere somministrati farmaci per alleviare i sintomi e supportare le funzioni vitali del cane.

Come prevenire l'avvelenamento da cioccolato?

La prevenzione è sempre la migliore cura. Ecco alcuni consigli per evitare che il tuo cane ingerisca cioccolato:
Tieni la cioccolata fuori dalla portata del cane. Assicurati di riporre cioccolata, caramelle e dolci in contenitori chiusi e ben sigillati, lontano dalle zone accessibili al cane.
Informa i familiari e gli amici dei pericoli della cioccolata per i cani e chiedigli di non dare mai cioccolato al tuo cane.
Fai attenzione ai prodotti da forno e dolci che potrebbero contenere tracce di cioccolato.
Segui le istruzioni del veterinario in caso di avvelenamento da cioccolato.

Alternative al cioccolato per cani:

Per soddisfare la voglia di dolcezza del tuo cane, esistono diverse alternative sicure e gustose al cioccolato:
Frutta: mele, banane, pere e melone sono alcune opzioni che i cani apprezzano. Assicurati di rimuovere semi e noccioli prima di somministrarli.
Verdure: carote, zucchine e fagiolini verdi possono essere offerti come snack sani e croccanti.
Premi per cani: in commercio esistono diverse tipologie di snack e premi specifici per cani, realizzati con ingredienti sani e sicuri per il loro consumo.

Ricorda che una dieta equilibrata e completa è fondamentale per la salute del tuo cane. Consulta il tuo veterinario per scoprire quali sono gli alimenti più adatti al tuo cane in base alla sua età, razza e condizioni di salute.

Offrendo al tuo cane alternative salutari e gustose al cioccolato, potrai garantirgli una vita felice e senza pericoli!

giovedì 18 aprile 2024

Zoonosi inversa: quando le malattie passano dagli umani agli animali

Le malattie che si trasmettono tra specie animali e l’uomo si chiamano zoonosi. Al contrario la zoonosi inversa è un fenomeno che si verifica quando un patogeno, come un virus o un batterio, viene trasmesso da un essere umano ad un animale. Questo processo rappresenta una minaccia crescente per la salute pubblica e la conservazione della fauna selvatica e dei nostri amici pelosetti domestici.



Casi eclatanti di Zoonosi inversa

In Uganda nel Parco Nazionale di Kibale qualche anno fa si è verificato uno dei casi più famosi ed eclatanti: la sopravvivenza degli scimpanzé è stata messa a dura prova dalla trasmissione di patogeni umani agli animali. Una comunità costituita da 205 scimpanzé, Pan troglodytes, destò preoccupazione in ricercatori e conservazionisti, a causa delle frequenti influenze, tosse e raffreddori che, in alcuni casi, portarono alla morte degli animali. Dopo numerose analisi, tra cui lo studio approfondito della carcassa di una delle femmine adulte della comunità, trovata dai ricercatori poco dopo il decesso, Tony Goldberg l’epidemiologo statunitense che ha condotto l’autopsia, ha stabilito che la causa della morte dell’animale sarebbe da attribuire a una polmonite, determinata a sua volta dalla presenza di un virus umano: il metapneumovirus.

Scimpanzè parco nazionale di Kibale


Purtroppo non è possibile parlare di un caso isolato e, anzi, dagli studi condotti nelle zone interessate sappiamo che, per alcune popolazioni di primati che vivono in aree protette, il rischio di zoonosi inversa è addirittura maggiore di altre grandi minacce, come la distruzione degli habitat o il bracconaggio. Per cercare di mitigare questo problema, l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) sta attualmente rilasciando le più aggiornate linee guida, da rispettare soprattutto quando si ha a che fare col turismo relativo all’osservazione di primati a rischio, come scimpanzé e gorilla.

Sono noti vari altri casi di zoonosi inversa. Per esempio, il Sars-CoV-2 si è diffuso tra alcuni cervi nordamericani, ma anche visoni e furetti. Si sono registrati anche casi di ghepardi colpiti dall'influenza A e molluschi positivi all'epatite A.

La trasmissione di malattie dall’uomo ai primati (ma non solo) è spesso collegata a comportamenti scorretti da parte di Homo sapiens, messi in atto nelle occasioni in cui le due specie entrano in contatto. Il turismo incentrato sull’osservazione di specie selvatiche, come nel caso degli scimpanzé in Uganda, è molto diffuso e le pratiche di comportamento, che l’IUCN ha rilasciato nel 2015 e che le varie istituzioni stanno attualmente cercando di standardizzare e diffondere capillarmente, spesso non vengono rispettate.

In presenza delle grandi scimmie antropomorfe (termine col quale ci riferiamo a scimpanzé, gorilla, orango e bonobo) allo stato selvatico, infatti, bisognerebbe mantenere una distanza minima di 7 metri dagli animali e indossare una mascherina, proprio per evitare la trasmissione di malattie. Inoltre, sarebbe preferibile organizzare gruppi costituiti da poche persone per volta e le guide locali dovrebbero assicurarsi dello stato di buona salute degli accompagnati. Questo, purtroppo, non sempre accade e a pagarne le conseguenze sono proprio gli animali selvatici.

Zoonosi inversa e animali domestici

Gli animali domestici che hanno stretti contatti con i loro esseri umani, condividono il letto, si accoccolano spesso insieme e mangiano nelle stesse aree della casa, corrono il rischio di contrarre malattie dagli esseri umani. E la possibilità è decisamente più elevata di quanto potremmo pensare. Andiamo a capire il perché e come dovremmo comportarci.

Malattie trasmissibili dall'uomo a cani e gatti:

Sebbene ci concentriamo spesso sulle zoonosi, le malattie trasmissibili dagli animali all'uomo, è importante ricordare che anche il contagio inverso è possibile. In questo articolo, analizziamo alcune malattie che l'uomo può trasmettere agli animali domestici, con i relativi rischi per la loro salute.

1. Influenza: il virus dell'influenza umana può contagiare cani, gatti e furetti, causando sintomi respiratori come tosse e starnuti. Nei casi più gravi, può portare a polmonite.

2. Micosi: la tigna, un'infezione fungina della pelle, può essere trasmessa da uomo ad animale attraverso il contatto diretto. I sintomi includono prurito, arrossamento e perdita di pelo.

3. Salmonellosi: questo batterio si trova spesso nelle feci umane contaminate e può essere trasmesso agli animali domestici attraverso il cibo o l'acqua infetta. I sintomi includono diarrea, vomito e letargia.

4. Morbillo: questo virus altamente contagioso può essere trasmesso ai cani attraverso il contatto con le secrezioni respiratorie umane. I sintomi includono febbre, tosse e congiuntivite.

5. COVID-19: sebbene i casi di contagio da uomo ad animale siano rari, è stato dimostrato che alcuni animali domestici, come gatti e furetti, possono contrarre il virus SARS-CoV-2. I sintomi sono generalmente lievi, ma è importante monitorare la loro salute.

Prevenzione:

Lavare frequentemente le mani dopo aver tossito o starnutito.
Evitare di baciare o strofinare il viso degli animali domestici.
Praticare una buona igiene quando si maneggia il cibo per animali.
Tenere gli animali domestici in casa quando si è malati.
Sottoporre gli animali domestici a regolari controlli veterinari.

Prendendo le dovute precauzioni, possiamo proteggere i nostri amici a quattro zampe da queste malattie. In caso di dubbi o sospetti di contagio, è fondamentale consultare un veterinario.

In conclusione, la zoonosi inversa è una minaccia seria per la salute pubblica e la conservazione della fauna selvatica. È fondamentale adottare misure adeguate per prevenire la trasmissione di patogeni dagli esseri umani agli animali.

Ricorda: la salute del tuo animale domestico dipende da te!

lunedì 22 gennaio 2024

Bonus animali domestici 2024: cos'è, chi ne ha diritto e come richiederlo

La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto un nuovo bonus per gli animali domestici, che consiste in una detrazione fiscale sulle spese veterinarie sostenute. Il bonus è rivolto ai proprietari di animali d'affezione che abbiano un ISEE inferiore a 16.215 euro e un'età superiore a 65 anni.




Cosa comprende il bonus

Il bonus animali domestici 2024 copre le seguenti spese veterinarie:
  • Visite di controllo
  • Vaccinazioni
  • Interventi chirurgici
  • Acquisto di farmaci veterinari
  • Esami diagnostici



La detrazione è del 19% delle spese sostenute, fino a un massimo di 550 euro. Per la parte che eccede la franchigia di 129,11 euro.

Chi ne ha diritto

Il bonus animali domestici 2024 spetta ai seguenti soggetti:

  • Proprietari di animali d'affezione
  • ISEE familiare inferiore a 16.215 euro
  • Età superiore a 65 anni

Come richiedere il bonus

La richiesta del bonus deve essere effettuata tramite la dichiarazione dei redditi. Per farlo, è necessario conservare le fatture o le ricevute delle spese veterinarie sostenute.

Vantaggi del bonus

Il bonus animali domestici 2024 rappresenta un importante sostegno per i proprietari di animali d'affezione, che spesso devono affrontare costi elevati per le cure veterinarie. Il bonus può aiutare a ridurre il peso economico delle spese veterinarie, soprattutto per le famiglie con un ISEE basso.

Conclusione

Il bonus animali domestici 2024 è una misura positiva che riconosce l'importanza degli animali d'affezione nella vita delle persone. Il bonus può aiutare a garantire a tutti gli animali domestici le cure di cui hanno bisogno, anche per le famiglie con un reddito basso.

Altri bonus per gli animali domestici

Oltre al bonus animali domestici 2024, esistono anche altri bonus e agevolazioni per gli animali d'affezione. Ad esempio, è possibile ottenere una detrazione fiscale del 19% sulle spese di addestramento degli animali da compagnia, fino a un massimo di 500 euro. Inoltre, è possibile richiedere un contributo per l'acquisto di un cane guida, fino a un massimo di 2.500 euro.

È importante informarsi sulle varie agevolazioni disponibili per poter usufruire di quelle di cui si ha diritto.

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